Spesso mi è capitato di riflettere su quel bagaglio di esperienze che ognuno di noi si porta dietro, piegato in quattro e riposto nella tasca del cuore, conservato con cura e consultato come preziosa mappa nel dedalo di strade che la vita ogni giorno ci pone innanzi. E ogni volta, ringraziando il Signore per il dono di questo cammino così misterioso, ho ripercorso le tappe di questa mia lunga amicizia con il Blues, desideroso di conoscere pienamente questo mio strano e accomodante compagno di viaggio. Credo che in qualche modo il Blues sia la coscienza dell’uomo che si riflette nella pochezza della sua dimensione terrena e fronteggia la paura del fallimento nel lungo sentiero di elevazione della propria anima verso l’eternità. O perlomeno, questo è ciò che sento io nel mio Blues, se è vero che ognuno ha il proprio. Così spesso guardo a lui come ad un amico che ti consola nella comunanza della condizione umana, e che al contempo ti incoraggia percorrendo il cammino al tuo fianco, fallibile e caduco come te. Ma come spesso accade con gli amici, ci si ritrova in un bar, lasciandosi alle spalle le proprie insoddisfazioni, bevendo birra e brindando al presente con sorriso sardonico, pieni di quella forza dell’ironia che ci permette di scherzare in faccia alle avversità del quotidiano, come se non potessero mai oltrepassare quelle poche note arrugginite in cui ci rifugiamo.

Questo ho sempre desiderato mettere in musica, e sempre cercherò di farlo.

E’ quindi con immenso piacere che annuncio la nascita di questa nuova formazione, della quale vado particolarmente fiero, in quanto sintetizza alla perfezione il mio pensiero musicale, e l’idea che conservo del mio Blues, di quello che ho da dire, con umiltà e sincerità. Non potrei essere più felice di dividere il palco con musicisti di talento e forti della stessa mia passione. Riccardo Cecchi alla batteria, con il quale ho condiviso sogni e speranze per il futuro della band, Gianluca Burresi al basso, la solida spalla musicale che sorregge infallibile il mio playing, Agostino Longo alle tastiere, il polmone di idee e cervello musicale della band, e Piero Paolini al sassonfono, il soffio dell’anima. Rigenerato e pieno di energie, mi butto in questo nuovo progetto, fiducioso che la forza del Blues sarà nostra compagna nell’avventura. Come diceva Buddy Guy, è bello vedere gente ridere e scherzare ai tuoi concerti, perchè significa che stai facendo loro dimenticare i problemi della giornata.

Niente di più vero.

Simone Paletti